
Conto Termico 3.0: abbiamo la data di uscita e tutte le informazioni utili
| 1 Ottobre 2025Conto Termico 3.0 – Novità e informazioni utili
Partiamo con le date tanto attese
Il nuovo Conto Termico 3.0 (CT 3.0) è un incentivo statale che aiuta cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni a rendere più efficienti gli edifici e a produrre calore da fonti rinnovabili (come pompe di calore, solare termico, biomassa).
Rispetto alla versione precedente (del 2016), ci sono diverse novità importanti.
- Quanto denaro c’è a disposizione?
- Lo Stato mette a disposizione 900 milioni di euro all’anno.
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Vengono divisi così:
- 400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni;
- 500 milioni per privati e imprese (di cui 150 riservati solo alle imprese);
- 20 milioni per studi e diagnosi energetiche.
- Se i soldi per una categoria finiscono, dopo 60 giorni non si possono più presentare nuove domande per quell’anno.
- Chi può chiedere l’incentivo?
- Pubbliche Amministrazioni e soggetti assimilati (es. cooperative sociali).
- Privati (famiglie, condomini).
- Imprese, anche in settori produttivi e terziari.
- Quali lavori vengono incentivati?
Efficienza energetica
- Cappotti e isolamento degli edifici.
- Nuove finestre.
- Miglioramenti negli impianti di riscaldamento e raffrescamento.
- Con alcune novità: se si cambia la caldaia con una pompa di calore si possono includere anche colonnine di ricarica per auto elettriche e impianti fotovoltaici.
Produzione da rinnovabili
- Pompe di calore per riscaldare o raffrescare.
- Solare termico per acqua calda sanitaria.
- Caldaie, stufe e termostufe a biomassa (legna, pellet, cippato).
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Nuovi interventi ammessi:
- Sistemi combinati (pompa di calore + caldaia, anche a biomassa).
- Calore e freddo per processi produttivi o reti di teleriscaldamento.
- Scaldabagni a pompa di calore al posto di quelli a gas.
- Piccoli impianti di cogenerazione (producono insieme calore ed elettricità).
- Come funziona il pagamento?
- Se l’incentivo è fino a 15.000 € viene pagato tutto subito (prima era 5.000 €).
- Altrimenti l’incentivo arriva in più rate annuali (da 2 a 5 anni a seconda del tipo di intervento).
- C’è più tempo per presentare la domanda: 90 giorni dopo la fine dei lavori (prima erano 60).
- Biomassa: le novità principali
Chi installa caldaie o stufe a legna/pellet/cippato deve rispettare requisiti più severi:
- Devono essere solo apparecchi 5 stelle (i più efficienti e meno inquinanti).
- Vale anche se si sostituisce un vecchio impianto a biomassa.
- Per le caldaie fino a 500 kW serve un puffer di accumulo obbligatorio (20 litri per ogni kW di potenza).
- È possibile sostituire anche impianti a GPL e gas naturale con caldaie a biomassa, se hanno emissioni bassissime di polveri.
- Non è previsto incentivo se si usa legna o cippato autoprodotto.
- Gli incentivi vengono calcolati con nuovi valori economici per ogni kWh termico prodotto.
- Cumulabilità con altri incentivi
- Le Pubbliche Amministrazioni possono sommare il Conto Termico ad altri incentivi statali fino al 100% della spesa.
- I privati invece non possono cumulare con altri incentivi nazionali, ma possono sommare eventuali contributi locali o regionali.
- È prevista la possibilità di cumulo con incentivi per le comunità energetiche.
- Imprese
Per ottenere gli incentivi, le imprese devono:
- Dimostrare un risparmio di almeno il 10% di energia primaria (20% se fanno più interventi).
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Possono ricevere fino al:
- 65% di incentivo se sono piccole,
- 55% se medie,
- 45% se grandi.
- Controlli e tempi
- I controlli devono concludersi entro 180 giorni.
- Chi richiede l’incentivo ha diritto a presentare osservazioni e documenti se ci sono contestazioni.
- Il decreto entra in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
In poche parole: il nuovo Conto Termico 3.0 mette più soldi, semplifica le procedure, apre a nuovi interventi (come colonnine, scaldabagni a pompa di calore, sistemi ibridi) e alza l’asticella sulla qualità degli impianti a biomassa (solo apparecchi top di gamma, con accumulo obbligatorio).
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