Cos’è e come funziona l’osmosi inversa
| 20 Febbraio 2023Negli ultimi anni si sta discutendo molto dell’efficacia dei depuratori ad osmosi inversa, funzionano oppure no? Per avere una panoramica più ampia è opportuno capire come agisce il depuratore ad osmosi inversa e qual è il processo che porta alla depurazione dell’acqua.
Innanzitutto quando si parla di depuratori d’acqua si fa riferimento ad una serie di modelli differenti tra di loro che possono utilizzare quattro tipologie di depurazione: microfiltrazione, ultrafiltrazione, nanofiltrazione ed osmosi inversa. Quest’ultimo è il migliore poiché è un processo raffinatissimo che lascia passare solo le molecole d’acqua e trattiene gli ioni monovalenti.
Il processo che compie un impianto ad osmosi inversa è il sistema più sicuro alla base della filtrazione dell’acqua, in questo articolo andremo a scoprire tute le caratteristiche di questo trattamento dell’acqua e tutto quello che occorre sapere.
Spiegheremo il significato di osmosi inversa, il motivo per il quale viene applicata al settore del trattamento dell’acqua e tutti i benefici che noi e la nostra risorsa idrica possiamo ottenere installando un impianto nella propria casa.
INDICE:
- Come funziona il processo dell’osmosi inversa?
- Cosa elimina l’osmosi inversa?
- Quali sono i migliori impianti ad osmosi inversa?
- Quanto costa un impianto ad osmosi inversa?
- Quanto consuma un depuratore acqua?
- Dove si può utilizzare l’acqua prodotta dall’osmosi inversa?
Come funziona il processo dell’osmosi inversa?
L’osmosi inversa di un depuratore d’acqua è un procedimento che applica una pressione contraria all’osmosi, invertendo il processo stesso dell’osmosi pura.
L’osmosi inversa fa in modo che la soluzione con concentrazione più elevata di sali venga spinta contro una speciale membrana, la quale ostacola gli inquinanti, lasciando libero il passaggio solo all’acqua pura. Vengono trattenuti i sali, i batteri e tutte le sostanze inquinanti presenti nell’acqua. L’acqua che passa attraverso la membrana e sgorga poi dal nostro rubinetto risulta depurata di tutti gli elementi nocivi come cloro, virus, detriti, calcare ecc. che ha accumulato durante il suo percorso. La membrana semipermeabile trattiene gli ioni presenti nell’acqua evitando l’accumulo di depositi salini che potrebbero provocare ostruzioni e perdita di flusso col tempo.
La tecnica di osmosi inversa è estremamente sofisticata, essa viene applicata alla filtrazione e al trattamento dell’acqua, questa è prevalentemente utilizzata per gli impianti domestici oltre che aziendali come uffici, bar, locali di ristorazione, comunità e diversi esercizi commerciali.
Cosa elimina l’osmosi inversa?
Grazie alla presenza di membrane semipermeabili, la fase di osmosi inversa è in grado di svolgere un ottimo processo di separazione dei corpi estranei dall’acqua, permettendo il passaggio dell’acqua pura e trattenendo invece gli elementi inquinanti e i batteri.
Grazie alla struttura e alle proprietà delle membrane di osmosi inversa, la maggior parte dei metalli pesanti, elementi inquinanti, cloro, batteri e virus viene trattenuta e incanalata nello scarico, lasciando però passare l’acqua in tutta la sua purezza.
A livello domestico, osmosi inversa viene applicata soprattutto per il trattamento dell’acqua da bere ad uso alimentare ma, nel settore industriale viene usata anche per la rimozione di particolari metalli pesanti, fosfati, materiali radioattivi, particelle contaminate ed in generale molecole inquinanti.
Tra i dispositivi presenti nel mercato troviamo gli impianti ad osmosi inversa specifici per la depurazione delle acque, questi sono in grado di eliminare sapori sgradevoli, cattivi odori, batteri e sostanze indesiderate, grazie alla combinazione di filtri acqua, membrane e osmosi inversa.
Un buon impianto ad osmosi inversa è progettato per far sì che l’acqua erogata dal rubinetto sia priva di residui inorganici e che anche le particelle microscopiche spesso presenti al suo interno vengano rimosse in modo assolutamente definitivo.
L’acqua potabile ad alta concentrazione salina e quella particolarmente inquinata possono venir trattate dai dispositivi a base di osmosi inversa, ottenendo così un’acqua sempre potabile ma dalle caratteristiche decisamente migliori ed ideali per il consumo umano.
Grazie all’installazione di un impianto osmosi inversa è possibile rimuovere tutte le impurità e le sostanze indesiderate presenti nell’acqua, filtrando e depurando la risorsa idrica anche da pesticidi, arsenico, sedimenti e nitrati.
Un buon impianto osmosi inversa può risolvere in modo definitivo questo problema, eliminando non solo le sostanze che modificano l’acqua nei caratteri organolettici ma, anche tutti gli inquinanti che si concentrano nella risorsa rimanendo invisibili ai nostri occhi.
Anche se l’acqua che arriva nelle nostre case e nelle nostre aziende può essere definita “potabile” non è detto che possa essere chiamata anche pura e sicura, infatti, essa potrebbe comunque contenere degli agenti nocivi, inquinanti e batteri che possono compromettere la nostra salute e il nostro benessere fisico.
In base alle singole necessità e alla zona in cui avviene l’installazione, il depuratore basato su osmosi inversa può eliminare percentuali elevate di elementi inquinanti come ammonio, cadmio, silice, mercurio, nichel, piombo, bromuro, fluoruro, ferro, cloro e PFAS.
Quali sono i migliori impianti ad osmosi inversa?
Nel settore di trattamento acqua è presente un numero elevato di impianto osmosi inversa, ognuno con caratteristiche particolari, di qualità e di materiali di costruzione diversi, basati magari anche su metodi di funzionamento leggermente differente.
Tutti i depuratori ad osmosi inversa hanno la caratteristica comune di combinare perfettamente i fattori spesso richiesti da famiglie e aziende, cioè, essere poco ingombranti, efficienti, sicuri e dal design estetico.
Prima di installare un impianto osmosi inversa, è necessario far svolgere specifiche analisi della propria acqua di casa in modo tale da conoscere le caratteristiche dell’acqua che normalmente esce dal nostro rubinetto.
Non esiste un impianto ad osmosi inversa migliore in assoluto e perfetto per tutti, infatti, è necessario considerare il proprio spazio disponibile in cucina, il numero di persone che andranno ad utilizzare il depuratore ad osmosi inversa e se, in base al design, si preferisce un’installazione sotto lavello o sopra lavello.
Quanto costa un impianto ad osmosi inversa?
Il costo di un impianto ad osmosi inversa è estremamente variabile, in generale, se ci si rivolge ad aziende che forniscono anche assistenza ai propri depuratori osmosi inversa e legano con assistenza programmate, il prezzo può essere considerevole anche 4/5000 euro euro facendo figurare solo rate da 20/30 euro al mese ma a conti fatti il costo totale rimane salatissimo.
Per fortuna molti di questi kit ad osmosi inversa sono molto facili da installare e non richiedono grosse conoscenze, difatti vengono venduti con kit di montaggio e istruzioni molto semplici per far scegliere al cliente se installarlo in autonomia o richiedere l’aiuto di un esperto. Anche il cambio filtri è molto semplice e ci si impiega solo 3 minuti.
In base alle necessità della famiglia, allo spazio disponibile, alla quantità di acqua che è necessario erogare ogni giorno, il costo di impianto ad osmosi inversa può variare da circa 700 euro fino ad un massimo di 1’500 euro.
Oltre a questo non dimentichiamoci che attualmente c’è un bonus statale dove è possibile detrarsi il 50% della spesa fino ad un massimo di 1000 euro per le persone fisiche e 5000 per le aziende. (Terminato il 31/12/2023)
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Quanto consuma un depuratore acqua?
Il reale consumo che può essere percepito dalla famiglia o dall’azienda è il costo sostenuto per l’acquisto di impianto osmosi inversa perché il consumo di luce di un dispositivo ad osmosi inversa è pari a pochissimi watt.
In realtà, possiamo dire che l’utilizzo di un impianto ad osmosi inversa sia capace di contenere i consumi e la spesa della famiglia, permettendo di diminuire i costi relativi all’economia domestica e di produrre un impatto positivo sull’ambiente in generale.
Sempre più famiglie e aziende hanno scelto di installare il dispositivo ad osmosi inversa per l’acqua ad uso alimentare, eliminando definitivamente l’acquisto di casse di acqua in bottiglia e riducendo così la circolazione e lo smaltimento di plastica estremamente inquinante.
L’unico altro costo che la famiglia deve sostenere consiste nell’intervento di manutenzione annuale di cambio dei filtri che in caso di acquisto senza essere legati a manutenzione ordinaria può variare da 50 a 100 euro l’anno, in base al dispositivo installato e al grado di filtrazione scelto.
Dove si può utilizzare l’acqua prodotta dall’osmosi inversa?
L’acqua filtrata e depurata da un impianto ad osmosi inversa ha un buon sapore, odore e colore, è caratterizzata da valori chimici e fisici ottimali, rappresentando la migliore acqua possibile ad uso alimentare.
L’acqua depurata è ottima anche per preparare bevande, tè, caffè e per cucinare, infatti, acqua osmosi inversa non altera in alcun modo il sapore dei cibi e non lascia nessun genere di residuo dopo il suo passaggio o dopo la sua evaporazione.
L’acqua depurata dall’osmosi inversa permette di avere un notevole risparmio economico in termini di acquisto settimanale di acqua in bottiglia, evitando anche di trasportare pesi inutili dal supermercato a casa ed eliminando la fornitura e lo smaltimento di bancali di acqua in azienda.
Da non sottovalutare anche i benefici in termini di sicurezza e salute che il dispositivo di trattamento acqua può apportare ai membri della famiglia all’interno della casa o ai collaboratori presso la sede aziendale.
Avere sempre a disposizione la migliore acqua possibile è al giorno d’oggi un lusso, ognuno di noi è comunque disposto a fare sacrifici per tenere al sicuro la propria salute ed il benessere della propria famiglia.
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