Indipendenza energetica
| 8 Gennaio 2024INDIPENDENZA ENERGETICA
Un articolo lungo un anno.
Il nostro obiettivo per il 2024 è proprio quello di avvicinarci il più possibile al traguardo dell’indipendenza energetica.
Perché lungo un anno?
Perché essendo l’obiettivo del 2024 non è una cosa da poco, partiremo prima a spiegare cos’è e cosa si intende per l’indipendenza energetica, poi cercheremo di spiegarvi i possibili impianti, dal più piccolo al più completo e nel corso dell’anno vi aggiorneremo sulla nostra vera sfida, la realizzazione dell’impianto con la percentuale più vicina alla completa indipendenza.
08/01/2024
Primo lunedì lavorativo dell’anno, ma non è questa la brutta notizia!
Non abbiamo neanche fatto in tempo a togliere l’albero di Natale che ci arrivano le prime stangate del 2024. Come tutti, speravamo in una proroga, invece nulla da fare, il 10/01 terminerà il periodo tutelato per lo sconto sull’Iva del metano, dunque dal 5% si ritorna al 22%.
Dopo questa notizia siamo sempre più convinti della nostra missione per il 2024, una missione che sa più di sfida con noi stessi.
In Italia l’indipendenza energetica al 100% non è ammessa, ci sono un sacco di paletti, ma il nostro obiettivo è proprio quello di arrivare alla percentuale più vicina al 100% mantenendo l’impianto perfettamente in regola e utilizzando tutti i bonus statali e regionali possibili.
Per fare tutto questo non saremo soli, abbiamo Ingegneri, Progettisti, Installatori, un paio di Avvocati per aiutarci a restare sempre dalla parte corretta senza mai oltrepassare nessuna limitazione e anche un Prete, si, avete capito bene, vogliamo partire per vincere e ci servono anche quel tipo di aiuti!
Se volte seguire passo passo la nostra missione non vi resta che seguirci sul vostro social preferito e dopo la fiera, quindi per fine Marzo, partiremo con il primo impianto, nel frattempo cominceremo a mostrarvi i diversi impianti possibili e i loro componenti.
Noi li abbiamo suddivisi in quattro categorie:
- Impianto base
- Impianto medio
- Impianto completo
- Impianto Plus
Impianto base
Lo chiamiamo impianto base perchè è veramente un primo approccio con il mondo ibrido, anche se molto diffuso per due motivi, il prezzo e l’installazione molto semplice che non richiede grossi interventi. L’impianto base è composto da una caldaia a biomassa ibrida e da una pompa di calore che lavorano in combinato per garantire una massima efficienza nel periodo invernale. Questo tipo di impianto può comprendere anche l’acqua calda sanitaria.
Impianto medio
Mentre l’impianto base è un buon punto di partenza per il riscaldamento invernale, l’impianto medio si occupa anche di rinfrescare nel periodo estivo. Oltre alla caldaia a biomassa ibrida e alla pompa di calore, questo impianto comprende una unità idronica e fino a tre split per la climatizzazione estiva.
Impianto completo
Abbiamo visto l’impianto medio che è tutto quello che occorre per garantirci un ottimo confort sia nella stagione estiva che in quella invernale, ma la tecnologia in questo campo ha fatto passi da gigante e questo tipo di impianto può essere sviluppato per portare anche i consumi a bassi regimi. Già un impianto medio garantisce ottimi risparmi rispetto a impianti classici. Per renderlo completo ci andremo ad aggiungere un bel kit fotovoltaico ad alte prestazioni che potrà essere da 3 o da 6 kW. L’impianto fotovoltaico permetterà l’utilizzo della climatizzazione estiva a costo zero durante il giorno e ottimi risparmi di combustibile nelle mezze stagioni dove la pompa di calore potrà aiutare a preriscaldare la casa prima dell’intervento della caldaia.
Impianto Plus
Ma cosa si potrebbe voler di più se già abbiamo un impianto completo? Semplice, con questi tre tipi di impianto abbiamo lavorato prima sull’ottimizzazione del riscaldamento, poi abbiamo inserita la climatizzazione estiva e successivamente per risparmiare abbiamo abbinato un kit fotovoltaico con alte prestazioni ma possiamo spingerci ancora un pò oltre. Possiamo portare il risparmio a livelli massimi e come dice il titolo dell’articolo, avvicinarci il più possibile all’indipendenza energetica abbinando al nostro fotovoltaico anche una batteria ad alto voltaggio con capacità da 5 a 10 kWh. La batteria garantirà un risparmio anche nelle ore notturne o in quelle giornate dove la produzione dei pannelli non riuscirebbe a soddisfare la nostra richiesta.
Questi quattro tipi di impianti sono solo degli esempi semplificati di cosa possiamo realmente fare con l’ibrido, difatti possiamo aggiungere una colonnina di ricarica per l’auto elettrica, possiamo lavorare con pompe di calore solo per la produzione di acqua sanitaria, e tanto altro che si potrà valutare solo dopo un attento sopralluogo.
19/02/2024
Manca veramente poco alla fiera di Progetto Fuoco 2024, dove ci saranno tantissime novità nel campo ibrido e biomassa. Noi stiamo aspettando la presentazione di alcuni prodotti per iniziare il nostro impianto più completo, la nostra missione per questo 2024 che vi racconteremo passo passo in questo articolo.
Cominceremo a presentarvi alcuni prodotti che si potranno installare in questo tipo di impianti e non solo, ma prima c’è da fare una premessa.
Quando ci contattano per un impianto ibrido, prima andiamo ad analizzare la richiesta del cliente, la fattibilità dell’impianto, poi ci sarà una valutazione del budget e per finire, a quali bonus possiamo aderire per ottimizzare il più possibile il costo e il risultato finale.
Ad esempio, se il cliente può aderire alla pratica del conto termico 2.0 e al bonus regionale, possiamo partire ad occuparci dell’impianto già dopo pochi centimetri dal contatore dell’acqua iniziando a proporre un pre-filtro e un addolcitore d’acqua che comprati in un secondo momento non godrebbero di nessuna agevolazione fiscale ma che rimangono oggetti che porteranno miglioramenti, non solo al nuovo impianto ma a tutti gli elettrodomestici presenti nella casa.
Detto questo, partiremo a presentarvi proprio il nostro pre-filtro e i nostri addolcitori.
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Non abbiamo una grande gamma di pre-filtrazione, è vero che con pochi euro, circa una trentina, si possono trovare filtri adatti a tutti gli impianti, ma questi tipi di filtri richiedono una sostituzione ogni 3/6 mesi della cartuccia interna a panno, in base al tipo di acqua che abbiamo, una manutenzione più capillare e a lungo andare anche costosa.
Noi partiamo con un prodotto molto più resistente come qualità del materiale, dove non abbiamo niente da sostituire o smontare e lavare manualmente. Un prodotto garantito per 25 anni facendo solo una piccola manutenzione mensile senza bisogno ne di attrezzi ne di bagnarsi o sporcarsi. Una volta al mese bisognerà girare la ghiera e aprire il piccolo rubinetto per far uscire tutte le impurità, questo è tutto quello che richiede la sua manutenzione ordinaria. Sopra è presente un conta mesi per ricordarci l’ultima volta che abbiamo fatto la manutenzione. Sulla parte frontale è presente anche un piccolo manometro molto utile. Se vuoi maggiori informazioni tecniche o semplicemente scoprire il prezzo puoi consultare il nostro sito QUI
La linea di addolcitori è frutto di una lunga scelta di prodotti, tutti testati sui nostri impianti, abbiamo scelto tre linee con capacità da 8 a 30 litri per poter offrire la miglior soluzione in ogni scenario possibile. Tutti gli addolcitori fanno la rigenerazione delle resine automaticamente a tempo e a volume, hanno il display in Italiano e sono semplicissimi da configurare. Tutti gli addolcitori hanno già il By-Pass integrato.
Per maggiori informazioni tecniche o semplicemente scoprire i prezzi, puoi consultare il nostro sito QUI
07/03/2024
Siamo appena tornati dalla fiera di Verona, Progetto Fuoco 2024 con un bel carico di novità. Oltre a diversi nuovi prodotti, ci siamo confrontati sui componenti da utilizzare e a sorpresa abbiamo cambiato il modello di caldaia che avevamo pensato di utilizzare.
Facciamo un piccolo passo indietro, prima di scegliere il modello della caldaia, volevamo aspettare la conferma dell’ingegnere sulla detrazione che il cliente poteva richiedere. Come pensavamo e speravamo, ci sono tutti gli estremi per procedere alla pratica del Conto Termico 2.0 e dunque anche al Bonus Piemonte.
Prima di partire pensavamo di installare una caldaia a pellet Skill Boiler Plus da 34 kW 5 stelle, ma confrontandoci sia con AMG che con l’ingegnere abbiamo optato per un altro modello di caldaia, sempre a pellet ma il modello Automatik con sonda labda da 31 kW anch’essa 5 stelle, caratteristica essenziale per poter accedere anche al bonus Piemonte.
Ecco svelato il primo componente di questo impianto, anche se dobbiamo ancora aspettare la conferma dell’ingegnere via mail, possiamo dire che il cuore di questo impianto verso l’indipendenza energetica sarà proprio la caldaia a pellet Automatik.
18/04/2024
Abbiamo individuato anche la pompa di calore da abbinare alla caldaia.
Sarà un prodotto Foco della linea monoblocco monoventola con Wi-Fi incluso e funzione Smart Grid per la successiva integrazione e gestione con l’impianto solare.